• Giuseppe Acerbi to August Wilhelm von Schlegel

  • Place of Dispatch: Mailand · Place of Destination: Coppet · Date: 24.10.1816
Edition Status: Newly transcribed and labelled; double collated
    Metadata Concerning Header
  • Sender: Giuseppe Acerbi
  • Recipient: August Wilhelm von Schlegel
  • Place of Dispatch: Mailand
  • Place of Destination: Coppet
  • Date: 24.10.1816
  • Notations: Empfangsort erschlossen. Nur Unterschrift eigenhändig.
    Manuscript
  • Provider: Sächsische Landesbibliothek - Staats- und Universitätsbibliothek Dresden
  • OAI Id: DE-611-38970
  • Classification Number: Mscr.Dresd.e.90,XIX,Bd.1,Nr.3
  • Number of Pages: 2 S., hs. m. U.
  • Format: 24,2 x 18,9 cm
  • Incipit: „[1] Ho ricevuto, Signore, la lettera che mi doveva essere recata da Monsieur Favre, e che mi avete scritta da [...]“
    Language
  • Italian
    Editors
  • Rispoli, Marco
  • Varwig, Olivia
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[1] Ho ricevuto, Signore, la lettera che mi doveva essere recata da Monsieur Favre, e che mi avete scritta da Coppet in data del 14. corrente. Al ritorno di quel Signore io farò per lui quanto posso per rendergli piacevole questo soggiorno. Godo che non vi sia dispiaciuto l’aver io posto per nota all’articolo di Mustoxidi il paragrafo della vostra lettera che lo risguarda. Non l’avrei fatto se non avessi creduto il vostro elogio sincero, e mi guardai bene dall’aggiungnere le due righe che risguardavano il nostro Presidente di Venezia. Bisogna che vi faccia una confidenza risguardante l’opinione di Mustoxidi ed è ch’essa non è sua ed egli non fece che sviluppare un’idea già accennata dall’Anonimo e dall’Heins negli atti di Gottinga. Se noi avessimo aggiunto quest’osservazione al suo articolo, avressimo di molto diminuito il pregio della sua scoperta, ma la carità prevalse all’amore del vero. Sia questo detto e tenuto in grandissimo secreto fra noi. Quanto al nostro Presidente io non ne parlo. Egli è uomo di lodevole volontà e di molta ambizione, ma cominciò tardi a studiare. Starò con impazienza attendendo il vostro articolo sopra Graberg, e spero che le distrazioni di Parigi non mi porteranno alcun danno. In ricompensa del favore vostro io vi manderò una notizia e forse anche un volume che vi interesserà infinitamente. Sarà questo la traduzione [2] bella e stampata del vostro Corso di Letteratura dramatica. Si sta questo traducendo da persona capaccissima e intelligentissima, la quale vi aggiungne delle note e delle osservazioni; onde potrete dire d’essere stato bene tradotto anche in Italiano
Se vi accadesse di aver costì qualche novità o qualche anedoto letterario che meritasse d’essere messo nella mia Biblioteca ve ne sarò gratissimo.
Qui dura sempre la guerra letteraria tra i de Breme e i Borsieri da un lato e gli Editori della Biblioteca Italiana dall’altro. Abbiamo qui un fenomeno letterario singolare, ed è un giovane di 23 anni che improvisa tragedie. Mi dispiace infinitamente che non siate qui con Madama di Staël per udirlo e per giudicarne. Egli forma la disperazione di coloro che sudano un anno intiero per essere fischiati una volta sola. Voi capirete a chi voglio alludere.
Intanto io vi riverisco di cuore unitamente a
Madama di Staël, al Duca e alla Duchessina Broglio e a Monsieur de Rocca e desidero di essere amato di tutti voi come io vi amo e stimo sinceramente e come sono
tutto vostro
Giuseppe Acerbi
Milano o. 24. Ottobre 1816.
 
 


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[1] Ho ricevuto, Signore, la lettera che mi doveva essere recata da Monsieur Favre, e che mi avete scritta da Coppet in data del 14. corrente. Al ritorno di quel Signore io farò per lui quanto posso per rendergli piacevole questo soggiorno. Godo che non vi sia dispiaciuto l’aver io posto per nota all’articolo di Mustoxidi il paragrafo della vostra lettera che lo risguarda. Non l’avrei fatto se non avessi creduto il vostro elogio sincero, e mi guardai bene dall’aggiungnere le due righe che risguardavano il nostro Presidente di Venezia. Bisogna che vi faccia una confidenza risguardante l’opinione di Mustoxidi ed è ch’essa non è sua ed egli non fece che sviluppare un’idea già accennata dall’Anonimo e dall’Heins negli atti di Gottinga. Se noi avessimo aggiunto quest’osservazione al suo articolo, avressimo di molto diminuito il pregio della sua scoperta, ma la carità prevalse all’amore del vero. Sia questo detto e tenuto in grandissimo secreto fra noi. Quanto al nostro Presidente io non ne parlo. Egli è uomo di lodevole volontà e di molta ambizione, ma cominciò tardi a studiare. Starò con impazienza attendendo il vostro articolo sopra Graberg, e spero che le distrazioni di Parigi non mi porteranno alcun danno. In ricompensa del favore vostro io vi manderò una notizia e forse anche un volume che vi interesserà infinitamente. Sarà questo la traduzione [2] bella e stampata del vostro Corso di Letteratura dramatica. Si sta questo traducendo da persona capaccissima e intelligentissima, la quale vi aggiungne delle note e delle osservazioni; onde potrete dire d’essere stato bene tradotto anche in Italiano
Se vi accadesse di aver costì qualche novità o qualche anedoto letterario che meritasse d’essere messo nella mia Biblioteca ve ne sarò gratissimo.
Qui dura sempre la guerra letteraria tra i de Breme e i Borsieri da un lato e gli Editori della Biblioteca Italiana dall’altro. Abbiamo qui un fenomeno letterario singolare, ed è un giovane di 23 anni che improvisa tragedie. Mi dispiace infinitamente che non siate qui con Madama di Staël per udirlo e per giudicarne. Egli forma la disperazione di coloro che sudano un anno intiero per essere fischiati una volta sola. Voi capirete a chi voglio alludere.
Intanto io vi riverisco di cuore unitamente a
Madama di Staël, al Duca e alla Duchessina Broglio e a Monsieur de Rocca e desidero di essere amato di tutti voi come io vi amo e stimo sinceramente e come sono
tutto vostro
Giuseppe Acerbi
Milano o. 24. Ottobre 1816.
 
 


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