• Giuseppe Acerbi to August Wilhelm von Schlegel

  • Place of Dispatch: Mailand · Place of Destination: Coppet · Date: 07.07.1816
Edition Status: Newly transcribed and labelled; double collated
    Metadata Concerning Header
  • Sender: Giuseppe Acerbi
  • Recipient: August Wilhelm von Schlegel
  • Place of Dispatch: Mailand
  • Place of Destination: Coppet
  • Date: 07.07.1816
  • Notations: Empfangsort erschlossen.
    Manuscript
  • Provider: Dresden, Sächsische Landesbibliothek - Staats- und Universitätsbibliothek
  • OAI Id: DE-611-38970
  • Classification Number: Mscr.Dresd.e.90,XIX,Bd.1,Nr.2
  • Number of Pages: 3 S. auf Doppelbl., hs. m. U.
  • Format: 18,1 x 12,4 cm
  • Incipit: „[1] Milano 7. Luglio
    1816
    Pregiatm͂o Sig͂re ed Amico
    Le mando in fretta e per la posta l’opuscolo di Mustoxidi sui Cavalli di [...]“
    Language
  • Italian
  • French
    Editors
  • Rispoli, Marco
  • Varwig, Olivia
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[1] Milano 7. Luglio
1816
Pregiatm͂o Sig͂re ed Amico
Le mando in fretta e per la posta
l’opuscolo di Mustoxidi sui Cavalli di Venezia. Ella deve essere impaziente di leggerlo, e leggendolo sono certo ch’Ella proverà un piacere che la sua modestia non potrà negare al suo amor proprio, quello cioè di sentire la sua superiorità. I pochi amici letterati che hanno letto la sua Lettera e quella di Mustoxidi dicono francamente preferire sotto ogni rapporto la sua. Nel VI.o Fascicolo della Bibl. Ital.a troverà la traduzione della sua Lettera e di quella di Mad. di Staël. Bene o male, la lode o il biasimo della traduzione mi appartiene. Mi sono prese due libertà nella Lettera di Mad. de Staël presso la quale la prego di farsi interprete delle mie buone intenzioni confermate dall’autorità e consentimento di Monti. Mad. de Staël diceva Mr de Breme remarque avec autant d’esprit que d’energie, que etc. Io ho tradotto Mr De Breme osserva giustamente. L’esprit e l’energie lodata da Mad. di Stael lodata poi a difesa ella stessa da Mr de Breme in un opuscolo tutto fatto in sua difesa mi parve espressione da moderare per non dare ai nostri nemici argomento di dire che Mr De B: fa mestiere di incensare Mad. de Stael per essere incensato da Lei. La stessa cosa ho fatto nominando piuttosto il nome di Leoni in [2] una nota che nel testo, sembrando ch’Ella abbia lasciato a noi l’incarico di metter sotto il suo nome, e venendo così in parte da noi la lode a lui fatta. Abbiamo fatto anche questo per togliere a lui l’odiosità di un elogio troppo esagerato; perchè finalmente Leoni non ha tradotte che poche Tragedie di Shakespeare, e quelle poche non godono bastante fama e forse non hanno quel merito che basti per metterle innanzi come oggetto d’ingratitudine da rimproverarsi all’Italia. Bramerò di sentire se Mad. Stael mi perdona ed approva questi due arbitrj. Così volesse perdonarmi il primo Mr de Breme che ha veduto in esso una ostilità contro di lui niente meno che se io gli avessi tolto per appropriarmelo il suo spirito. Irritabile genus! – –
L’avviso poi ch’io tengo a sua disposizione una ventina d’esemplari della
sua Lettera stampata in carta velina ch’io ho destinata a Lei in ringraziamento d’avercela scritta e che io le manderò colla prima particolare occasione che mi si presenterà per Ginevra.
Il nostro Giornale ha preso in questo secondo semestre un tale incremento d’associazioni che sono costretto di passare a una ristampa; e tutto ci fa sperare che dentro l’anno passeremo i due mila associati; cosa nuova ed inau[3]dita per un Giornale Letterario in Italia.
Anche della
Lettera di Mad. de Staël ne ho prepararata una ventina di copie che le spedirò colla stessa occasione delle sue.
Qualunque articolo o Lettera Ella si compiacerà dirigermi mi sarà oltremodo gratissima, e quantunque io non osi offerirle quel contributo che abbiamo annunciato nel nostro avviso pure Ella mi scriva liberamente anche su
questo ch’io eseguirò
puntualmente quanto
ella desidera. Io non
scrivo a
Mad. de Staël
ma la prego di supplire con mille espressioni a Lei alla
Duchessa al Duca al Conte Rocca, e di credermi e considerarmi sempre
Tutto suo
devotm͂o
Servo ed amico
Giuseppe Acerbi

[4] [leer]
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[1] Milano 7. Luglio
1816
Pregiatm͂o Sig͂re ed Amico
Le mando in fretta e per la posta
l’opuscolo di Mustoxidi sui Cavalli di Venezia. Ella deve essere impaziente di leggerlo, e leggendolo sono certo ch’Ella proverà un piacere che la sua modestia non potrà negare al suo amor proprio, quello cioè di sentire la sua superiorità. I pochi amici letterati che hanno letto la sua Lettera e quella di Mustoxidi dicono francamente preferire sotto ogni rapporto la sua. Nel VI.o Fascicolo della Bibl. Ital.a troverà la traduzione della sua Lettera e di quella di Mad. di Staël. Bene o male, la lode o il biasimo della traduzione mi appartiene. Mi sono prese due libertà nella Lettera di Mad. de Staël presso la quale la prego di farsi interprete delle mie buone intenzioni confermate dall’autorità e consentimento di Monti. Mad. de Staël diceva Mr de Breme remarque avec autant d’esprit que d’energie, que etc. Io ho tradotto Mr De Breme osserva giustamente. L’esprit e l’energie lodata da Mad. di Stael lodata poi a difesa ella stessa da Mr de Breme in un opuscolo tutto fatto in sua difesa mi parve espressione da moderare per non dare ai nostri nemici argomento di dire che Mr De B: fa mestiere di incensare Mad. de Stael per essere incensato da Lei. La stessa cosa ho fatto nominando piuttosto il nome di Leoni in [2] una nota che nel testo, sembrando ch’Ella abbia lasciato a noi l’incarico di metter sotto il suo nome, e venendo così in parte da noi la lode a lui fatta. Abbiamo fatto anche questo per togliere a lui l’odiosità di un elogio troppo esagerato; perchè finalmente Leoni non ha tradotte che poche Tragedie di Shakespeare, e quelle poche non godono bastante fama e forse non hanno quel merito che basti per metterle innanzi come oggetto d’ingratitudine da rimproverarsi all’Italia. Bramerò di sentire se Mad. Stael mi perdona ed approva questi due arbitrj. Così volesse perdonarmi il primo Mr de Breme che ha veduto in esso una ostilità contro di lui niente meno che se io gli avessi tolto per appropriarmelo il suo spirito. Irritabile genus! – –
L’avviso poi ch’io tengo a sua disposizione una ventina d’esemplari della
sua Lettera stampata in carta velina ch’io ho destinata a Lei in ringraziamento d’avercela scritta e che io le manderò colla prima particolare occasione che mi si presenterà per Ginevra.
Il nostro Giornale ha preso in questo secondo semestre un tale incremento d’associazioni che sono costretto di passare a una ristampa; e tutto ci fa sperare che dentro l’anno passeremo i due mila associati; cosa nuova ed inau[3]dita per un Giornale Letterario in Italia.
Anche della
Lettera di Mad. de Staël ne ho prepararata una ventina di copie che le spedirò colla stessa occasione delle sue.
Qualunque articolo o Lettera Ella si compiacerà dirigermi mi sarà oltremodo gratissima, e quantunque io non osi offerirle quel contributo che abbiamo annunciato nel nostro avviso pure Ella mi scriva liberamente anche su
questo ch’io eseguirò
puntualmente quanto
ella desidera. Io non
scrivo a
Mad. de Staël
ma la prego di supplire con mille espressioni a Lei alla
Duchessa al Duca al Conte Rocca, e di credermi e considerarmi sempre
Tutto suo
devotm͂o
Servo ed amico
Giuseppe Acerbi

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