Con sommo piacere ho ricevuto la sua dei 14 maggio prossimo scaduto, dalla quale rilevo che le pervenne il mio estratto delle Osservazioni Dionisiache. Le son grato d’averlo passato al sig.e Visconti e mi fa molto piacere il sentire che Ella ed esso approvano il mio sentimento, stò attendendo con desiderio il fascicolo del giornale che Ella mi annunzia. Ho pubblicato il mio scritto De usu linguæ italicæ saltem a saeculo quinto Rep. salut. Per la prima economica occasione Le ne manderò due copie; per Lei, e per Visconti. L’ho già mandato a Millin, per mezzo del sig.e [Ce]sare Lucchesini; ma non sò se gli sia pervenuto. Difficili ed incerte sono le occasioni a mano, e dispendiosissima la posta; onde bisogna star divisi come con gli antipodi. Mi faccia la grazia di dire a Millin che mi mandi il suo indirizzo, e che presto darò fuori le notizie della Vita Letteraria, e degli studi numismatici di Giorgio Viani. Intesi già la malattia di Madama di Staël, ed il suo miglioramento. Mi lusingo che la stagione favorevole terminerà di compier l’opera. La prego di ricordarmele suo servo ed estimatore. Avrà veduta una censura d’un tal Dandolo al libretto di Mustoxidi sui cavalli & e la risposta di Mustoxidi. Ho mandato all’Acerbi a Milano alcune mie osservazioni sopra il pensiero di Coxerell su la collocazione de’Niobidi. Non dissento essenzialmente; ma mi occupo della interpetrazione dei passi, che cita, di Pausania, e di Diodoro Siculo. Mi onori spesso de’suoi caratteri. Se scrive a Ginevra gradirei che fosse dato conto in quel giornale delle mie osservazioni, e della Dissertazione de Usu &. Ho mandato al Direttore dl Giornale e l’une, e l’altra. Intanto mi creda con tutta la stima ed amicizia suo
Aff.o seo ed am.o
Ab. Ciampi
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À Monsieur
Mons. Le Chevalier Schlegel
Chez Madame La Baronne
de Staël
à Paris